Dopo il sentiero della lumaca, nell’area a valle del centro abitato, a Cossano Belbo sta per nascere quello del cinghiale. Grazie all’intraprendenza dei volontari della locale Protezione civile, guidati dal capogruppo Adriano Monti, è stato deciso di prolungare il tratto di sentiero che costeggia il Belbo per arrivare a una lunghezza complessiva di quasi tre chilometri, dov’è possibile passeggiare nel verde della natura e con il rumore sommesso dello scorrere dell’acqua. «Il nome», spiega il sindaco Mauro Noè, «deriva dall’incontro fatto casualmente con un cinghialotto scorrazzante lungo il greto del torrente».
Il sentiero andrà a inserirsi in un altro più articolato di quasi venti chilometri che, partendo da Cossano Belbo, raggiunge San Donato di Mango, passando da San Pietro, per ritornare in valle dalla collina del santuario della Madonna della rovere. «Un ringraziamento particolare», conclude il primo cittadino, «va a Flavio Ferrero per aver messo a disposizione gratuitamente la propria macchina operatrice».