E’ risaputo che la terra collinare di Castiglione Tinella offre uve Moscato di grande qualità per vini che rappresentano una eccellenza riconosciuta in tutto il mondo grazie alle numerose cantine che operano sul territorio comunale. Ma in pochi sanno che accanto al Moscato i versanti castiglionesi offrono un altro prodotto con proprietà eccellenti che si sta affacciando ad un interesse finora piuttosto locale: l’olio d’oliva.
Succede che diversi proprietari dedicano particolare attenzione ai loro alberi d’olivo (nei confini comunali se ne contano oltre 400) e da qualche anno uniscono il raccolto dei frutti convogliandoli in un’unica produzione di olio ottenuta dalla spremitura in frantoio. Particolare merito a questa azione va a Piero Contino, attento coltivatore e possessore di splendidi ulivi in una delle colline più elevate del paese. E’ lui il “promotore” di questa nuova passione che coinvolge un numero crescente di castiglionesi, ed è lui che raggiunge il frantoio sulla riviera ligure tornando in collina atteso da tutti con lo splendido prodotto della spremitura.
Quest’anno a Castiglione si sono raccolti circa 10 quintali di olive da alberi di diverse varietà dove domina il leccino e compare anche la taggiasca. In bottiglia significa circa 150 litri di olio dai caratteri preziosi, con un sapore unico e delicato. Si sta già pensando così di porre in calendario a partire dal prossimo anno il “rito dell’olio nuovo” attraverso una degustazione che prevede di assaporare il prodotto su croccante pane passato in forno. Un evento che si assocerà alla “festa di fine vendemmia” celebrando un delizioso e singolare connubbio tra uva Moscato e olive.
Ciò che sta avvenendo a Castiglione non è una tendenza momentanea ma qualcosa di più importante che si sta sviluppando da alcuni anni - dice il sindaco Bruno Penna -, che rivela passione e attenzione verso la nostra splendida terra capace di offrirci grandi eccellenze e prende atto di un prezioso spirito imprenditoriale che va oltre i grandi numeri del Moscato, per noi altamente rappresentativi. Basti pensare che in paese oltre alle bottiglie di vino si possono anche comprare vasetti di miele, birre artigianali e nocciole lavorate: tutte produzioni alimentari assolutamente castiglionesi. Il delizioso olio d’oliva invece per ora non compare ancora sugli scaffali per la vendita, ma forse è solo questione di tempo.