Per il secondo anno consecutivo Neviglie ha accolto la fase finale del concorso letterario "Rèis encreuse", promosso dalla associazione Arvangia, e come per la scorsa edizione l'evento ha avuto un gran bel successo: un numeroso pubblico ha infatti riempito ogni posto a sedere della bella chiesa dei Battuti, nel centro storico del paese, e ha seguito con attenzione i tanti momenti del ricco programma. A contendersi il premio cinque autori finalisti e le loro rispettive opere che si sono svelate attraverso le letture di Enrico Bosca e Elisa Pistis, oltre all'esposizione orale degli scrittori stessi che in dieci minuti ciascuno hanno raccontato lo sviluppo e i contenuti dei loro lavori. Il verdetto della giuria popolare ha dichiarato vincitori due libri a pari merito: “La mia vita da contadino”di Giancarlo Pio e “Racconti di vita” di Nino Battista Sarotto. A tutti i finalisti sono state comunque consegnate le fascette da apporre ai loro libri che testimoniano la partecipazione alla fase finale del concorso. Piacevoli gli interventi musicali di Marcello Borgogno che con la sua fisarmonica ha allietato un evento che ha acceso i riflettori sulla letteratura popolare come tante volte nelle iniziative condotte da Donato Bosca. Nell'occasione si è anche presentato l'ultimo numero della rivista "Langhe", anche questo un progetto editoriale che coinvolge numerosi "scrittori" legati alla nostra terra. Visto il successo dell'evento e la accogliente e intima atmosfera che si è creata per questo appuntamento, il paese di Neviglie si conferma certamente un riferimento per tutti quelli che hanno "rèis encreuse", in attesa del nuovo concorso che coinvolgerà altri autori nella prossima edizione.