«Le battaglie di Confindustria Cuneo sono anche le vostre: scriveteci per evidenziare i vostri problemi, solo così si potrà fare fronte comune e portare le vostre esigenze a livello nazionale, regionale e provinciale affinché le richieste di questa importantissima area imprenditoriale trovino risposta», così il presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi, ha chiuso l’incontro con le imprese associate, svoltosi a Santo Stefano Belbo, prima dell’inaugurazione del nuovo sportello multiservizi di Egea. Ospiti della nuova sede di via Roma, gli imprenditori della valle Belbo hanno risposto numerosi all’invito, apprezzando l’attenzione di Confindustria Cuneo alle difficoltà che vive un territorio situato ai confini della provincia, in una zona con scarsi collegamenti stradali e in cui fare impresa non è sempre facile. Durante l’incontro, cui ha preso parte anche il direttore di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio, e alcuni sindaci del territorio, le imprese hanno presentato varie esigenze, una su tutte la mancanza di una rete stradale che permetta ai numerosi camion delle tante aziende che hanno rapporti commerciali con le realtà della zona, di raggiungere le destinazioni senza il rischio di bloccarsi lungo il percorso. È stato segnalato, inoltre, il difficile accesso all’autostrada “Asti–Cuneo” e l’assenza del tratto albese, che allunga ulteriormente il tempo di percorrenza per arrivare a Cuneo. Problemi che influiscono pesantemente sulla competitività delle imprese, costrette ad avere costi di trasporto più alti rispetto alla concorrenza. Tra le altre difficoltà emerse durante la riunione, la presenza di una legislazione, in particolare nel comparto dell’agroalimentare, poco chiara e troppo restrittiva rispetto a quella degli altri Paesi europei, problematica che finisce per danneggiare la competitività e le esportazioni delle aziende e favorire i diretti competitori esteri. La burocrazia esasperata, favorita dalla presenza di una miriade di leggi e di enti di controllo, spesso in contrasto fra loro, impedisce alle aziende alimentari in generale e a quelle vinicole in particolare, di lavorare con serenità, frenando lo sviluppo economico del territorio. «Sentiamo sulle nostre spalle il dovere di favorire servizi e logistiche ottimali alle nostre aziende, che sono una ricchezza inestimabile per questa valle», ha detto il sindaco di Santo Stefano Belbo, Luigi Icardi, che ha portato alla luce anche l’elevato costo di gestione dei reflui aziendali, per cui è stato richiesto l’intervento del pubblico, e l’assenza di un’efficiente rete di fibra ottica che, sebbene presente, non può essere pienamente utilizzata dalle imprese per problemi di allacciamento agli impianti.