Il cantautore e scrittore Roberto Vecchioni con Il mercante di luce (Einaudi 2014), il critico e linguista Gian Luigi Beccaria con L’italiano in 100 parole (Rizzoli 2014), il poeta Aldo Nove con Addio mio Novecento (Einaudi 2014) e l’attore Giancarlo Giannini con Sono ancora un bambino, ma nessuno può sgridarmi (Longanesi 2014) sono i vincitori della trentaduesima edizione del Premio “Cesare Pavese” per la sezione delle opere edite.
Gli autori riceveranno il riconoscimento domenica 30 agosto, alle 10, nella casa natale di Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo, sede del Cepam (Centro pavesiano museo–casa natale) che organizzerà l’evento. Vecchioni ritirerà il premio di narrativa, Beccaria quello per la saggistica e Nove quello per la poesia, mentre a Giancarlo Giannini andrà il riconoscimento speciale della giuria presieduta da Giovanna Romanelli e formata da Adriano Icardi, Luigi Gatti, Elena Bartone, Patrizia Valpiani, Franck Senninger, Giuseppe Rosso e Luciana Bussetti Calzato. Sarà premiato anche lo studente Mattia Pacetti di Agogliano per la tesi di laurea Cesare Pavese: poetica e politica, discussa all’Università di Macerata nel Dipartimento di studi umanistici.
La sera precedente, sabato 29 agosto, alle 21, andrà in scena l’incontro Parole, luci e suoni: il tempo e l’addio al passato, con la partecipazione dei quattro vincitori, moderati dal professor Andrea Raffaelle Rondini dell’Università di Macerata. Poco prima, alle 17, la premiazione delle opere inedite. Per questa sezione saranno premiati: Marina Cavanna di San Carlo Canavese per Il partigiano (narrativa), Nino Casalino di Biella per E un gabbiano di un’onda si innamorò (poesia), Irene Mezzaluna di Fermo per I volti chiusi: saggio sull’alterità nella poesia di Cesare Pavese (saggistica), Dario Malinconico di Torino per Nessun altro luogo che qui (premio giovani), Gian Antonio Bertalmìa di Carmagnola per A lé mach na fomna (narrativa in piemontese), Maria Teresa Cantamessa di Ivrea per Stagion drocà: an memòria d’un fieul dël '99 (poesia in piemontese). Nella sezione dei medici scrittori in lingua italiana riceverà il premio Carlo Marchi per Maria Batrix do mar, insieme a Franco Villa per Frutti tardivi, Davide Schiffer per Memoria e oblio, Simone Bandirali per Omaggio a Dino Campana e Alfredo Caseri per Un gesto d’amore, mentre tra i medici scrittori in lingua francese saranno premiati Paul Zeitoun per Musique d’ascenseur e Gaetan Lecoq per La crête des Eparges. Menzioni di merito ad Alfredo Tocchi di Milano per La principessa del Carnevale di Rio e a Stefano Garzaro di Torino per Ventinove sottozero.