Prosegue con successo la rassegna VOCI DAI LIBRI, promossa dalla Biblioteca civica “Cesare Pavese” e dal Comune di S.Stefano Belbo. Dopo la trasferta nella chiesa campestre di S. Libera con il viaggio in Italia di Pasolini magistralmente interpretato da Luca Mauceri, Sabato 27 giugno 2015, ore 17,30, ci troveremo in un’altra chiesa, l’Oratorio dell’Immacolata di S.Giorgio Scarampi (AT), altro luogo di eccellenza delle Langhe nonché pregevole monumento dell’architettura religiosa e sede della SCARAMPI FOUNDATION. Abbiamo scelto questo luogo , quasi un eremo nel contesto di un paesaggio di grande fascino,ancora incontaminato, che nel tempo ha accolto grandi protagonisti della cultura contemporanea e che attualmente ospita una mostra di Mimmo Paladino dedicata ai “Racconti di Pietroburgo” di N. Gogol, per riunirci intorno a due fratelli straordinari: MARIA e PAOLO DEBENEDETTI.
L’occasione ci è stata offerta dal libro di PIETRO MARIANI CERATI e LUIGI RIGAZZI, IL PARADISO DELLE PICCOLE COSE, Imprimatur editore, che racconta la storia dei due fratelli. In questo dialogo intimo e confidenziale tra biografia e teologia Paolo De Benedetti si racconta, e racconta anche un pezzo di storia della cultura italiana: il periodo con Valentino Bompiani e Umberto Eco nella Milano degli anni Sessanta, la stesura dell’Enciclopedia Europea in Garzanti…e poi ancora gli studi biblici e l’elaborazione della sua teologia, fino ad arrivare al dialogo interconfessionale.
Il libro è anche la straordinaria storia della famiglia De Benedetti (Paolo è cugino di Carlo De Benedetti) attraverso tutto il Novecento e le persecuzioni razziali, di cui la sorella Maria aiuta a ricostruire un frammento. Nell’ultima parte è Lei, psicologa dell’educazione, a narrarci la sua dedizione per i più bisognosi. Un legame forte, d’affetto e cultura condivisa.
SILVIA GIACOMONI e BRUNO SEGRE dialogheranno con i fratelli DEBENEDETTI e gli autori del libro mentre l’attrice MARINA BASSANI leggerà la prefazione di UMBERTO ECO.
Recentemente Mons. GIANFRANCO RAVASI ha scritto: “De Benedetti è stato un vero hakam, un “sapiente” biblico che si è collocato sul terreno tra cristianesimo e giudaismo, anche per la sua esperienza personale, che si è posto sulla linea discriminante tra cultura religiosa e laica, anzi, che si è attestato nella sua lunga attività editoriale sulle frontiere tra le discipline più diverse. E lo ha fatto sempre con uno sguardo penetrante,originale,creativo,capace di scovare angoli inesplorati,sentieri impervi eppur affascinanti,orizzonti trascurati”.