Sabato 18 aprile, alle 15, è stata inaugurato un nuovo reparto della casa di riposo “Valentino Ravone” di via Stazione a Santo Stefano Belbo. Erano presenti all’evento il vescovo di Alba, mons.Lanzeti e il Prefetto di Cuneo, Dr. Russo, oltre al sindaco, numerose altre autorità e molti santostefanesi. Le opere, dell’importo complessivo di circa 800 mila euro (700 mila per la ristrutturazione e 100 mila per la centrale termica e i pannelli solari), sono state finanziate grazie alla donazione delle sorelle Emma e Ida Maria Besenval, già ospiti della residenza per anziani e scomparse alcuni anni fa. La struttura dispone ora di un nuovo modulo abitativo destinato all’utenza della valle Belbo e che andrà a integrare, in modo innovativo, l’attività socio–assistenziale. La realizzazione di questo intervento consente di dare una risposta immediata, con una ventina di nuovi posti letto, alla crescente richiesta di accesso alla casa di riposo santostefanese.
Gli spazi, un tempo utilizzati per gli ambulatori dell’Asl (trasferiti poi nell’ex Centro studi “Cesare Pavese” di viale San Maurizio), sono stati modulati per diventare, in futuro e in caso di necessità, posti in regime di residenza sanitaria assistenziale.
Contestualmente è stato rinnovato il locale adibito a centrale termica e sono stati montati i pannelli solari per il risparmio energetico. Il progetto ha permesso di realizzare sei camere doppie e otto singole, tutte dotate di servizi igienici privati e angolo cottura. Una soluzione che andrà a soddisfare le esigenze degli utenti che vivranno all’interno della struttura e del personale di servizio, in modo da garantire il più possibile i requisiti di accessibilità, vivibilità e fruibilità degli spazi per soddisfare le esigenze fisiche, psicologiche, sociali e d’informazione degli ospiti.
Con la ristrutturazione del primo piano dell’edificio salgono a ottanta i posti letto a disposizione, venti per ogni livello.
<Con questa ristrutturazione – ha commentato il sindaco Luigi Genesio Icardi – sarà dato un ulteriore servizio socio-assistenziale alla nostra comunità. La realizzazione di questo intervento, per molti aspetti innovativo, consente di soddisfare la crescente richiesta di accesso alla casa di riposo santostefanese anche da parte di soggetti che abbiano necessità del solo trattamento alberghiero. E’ stato infatti realizzato anche un nucleo di mini alloggi, dotati di angolo cottura, stanze doppie ad uso matrimoniale, alcune comunicanti tra loro, destinati ad anziani autosufficienti, in grado cioè di autogestirsi nelle principali attività della vita quotidiana, ma che possono necessitare di supporto e supervisone. L’obbiettivo è offrire un luogo dove l’anziano possa vivere in condizioni di autonomia e indipendenza, ma in un ambiente controllato e protetto, che consenta il mantenimento dei legami affettivi e familiari e promuova occasioni di aggregazione e integrazione nel contesto socio-relazionale della Struttura e del territorio di riferimento. Questo progetto è soprattutto un tentativo di dare una risposta alle crescenti difficoltà economiche degli anziani, che rappresentano ormai una fascia sociale particolarmente debole ed estremamente vulnerabile: garantiremo questi nuovi servizi a costi ridotti, con rette calmierate, nella speranza di offrire ai nostri anziani una vecchiaia dignitosa dopo una vita di lavoro.>