Si è svolto lunedi 8 aprile 2013 il Consiglio comunale di Santo Stefano Belbo. Tra i punti all'ordine del giorno l'approvazione del bilancio preventivo 2013 che vede un pareggio di 4 milioni e 500 mila euro. <Un bilancio "lacrime e sangue" - spiega il sindaco Luigi Genesio Icardi - che mai come oggi obbliga il Comune a dover far fronte ai pesanti tagli statali. Spending review e patto di stabilità ci hanno obbligato a dover coprire i circa 380mila euro che il Governo non ha più erogato. Il 70 per cento di questi mancati finanziamenti è stato coperto con un taglio e una razionalizzazione della spesa pubblica; il 30 per cento restante con un incremento della tassazione locale>. L'IMU, aumentata di un punto, passa dunque al 5 per mille (prima casa), al 9,5 per mille (seconda casa) e al 2 per mille (fabbricati agricoli). <Questo - continua Icardi - ci permette di mantenere invariati tutti i servizi al cittadino e la fondamentale manutenzione ordinaria>. Gli investimenti previsti dal bilancio riguarderanno: le opere strutturali all'asilo e ai loculi (circa 200mila euro); il parco giochi di Valdivilla, il magazzino dei cantonieri e la Strada Bauda. L'avanzo di 561mila euro potrà essere usato, secondo quanto previsto dal patto di stabilità, solo per estinguere i mutui. <Santo Stefano Belbo inoltre - continua il sindaco - sta diventando un Comune autarchico. Se si considera l'andamento dei finanziamenti statali degli ultimi anni: 1milione e 97mila nel 2010, 1milione e 54mila nel 2011, 750mila euro nel 2012 e 170mila euro nel 2013; si nota come il Comune di Santo Stefano Belbo stia diventando autosufficiente. A causa dei mancati finanziamenti statali il Comune si trova costretto ad aumentare la tassazione locale senza che il governo centrale tagli le tasse generali: in pratica lo Stato obbliga i sindaci ad essere degli esattori senza predisporre un piano di riduzione delle imposte generali>. Nel corso del consiglio comunale è stato anche approvato il regolamento per il trasporto alunni, il regolamento per i procedimenti amministrativi unitamente al piano di recupero (demolizione e ricostruzione) di alcuni edifici fatiscenti santostefanesi che garantirà l'incameramento di importanti oneri di urbanizzazione.