Un centinaio di persone hanno raccolto l’invito del CTM (Coordinamento Terre del Moscato) per l’incontro che si è svolto a S. Stefano Belbo lunedì 18 novembre nel corso del quale si sono affrontati diversi temi relativi al comparto Moscato. Il saluto del sindaco padrone di casa Luigino Icardi - che ha rappresentato anche l’Associazione Comuni del Moscato in qualità di vice presidente - ha aperto l’appuntamento che si è poi sviluppato partendo da una introduzione dal carattere storico di Giovanni Bosco, presidente del sodalizio, che ha rincorso a ritroso le origini della denominazione Asti.
Si è poi spiegata la proposta del CTM, peraltro già annunciata in altre occasioni, relativa alla creazione della nuova denominazione “Moscato d’Asti Spumante” da inserire nel disciplinare di produzione: una tipologia di vino che rappresenterebbe nei caratteri tecnici una sorta di “via di mezzo” tra l’Asti e il Moscato d’Asti, da affiancarsi alle denominazioni già esistenti. Un vino, secondo Bosco, che potrebbe favorire anche le cantine sociali e i piccoli produttori per i quali si aprirebbero nuovi mercati.
Giorgio Bosticco, direttore del Consorzio dell’Asti, non si è dimostrato del tutto contrario all’idea di Bosco, ma un eventuale nuovo prodotto dovrebbe essere - secondo lui - un “Super Asti” o un “Asti Premium” da collocare non nella grande distribuzione ma nei ristoranti e nelle enoteche. Per l’occasione, Bosticco ha fornito un aggiornamento sui dati di mercato annunciando che ad oggi la quantità di Asti imbottigliato è superiore del 6-7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre per il Moscato non risultano differenze. Per quanto riguarda le vendite ecco la situazione che riguarda l’Asti: ci sono segnali positivi e quindi ottimismo per il mercato statunitense, c’è un + 60% in Russia e c’è invece una frenata sul mercato tedesco. Buone prospettive dalla Cina, dove si è recentemente sviluppata una campagna di promozione legata al diffuso Karaoke.
Tra gli altri intervenuti Giovanni Satragno, presidente della Produttori Moscato, ha offerto pieno appoggio al progetto di Bosco, mentre l’enologo Renzo Tablino ha ricordato la necessità di “fare territorio” e ha annunciato l’uscita del volume - da lui curato per il Consorzio - che raccoglie le interviste ai coltivatori dei “Sorì”. Il sindaco di Coazzolo, Fabio Carosso, si è dichiarato favorevole al progetto proposto dal CTM e così la Cia e la Coldiretti: quest'ultima, attraverso la voce di Federico Vacca, ha posto in risalto l’esigenza di essere comunque uniti, mettendo al bando l’individualismo. Non era presente alla serata Confagricoltura, impegnata in una riunione di Agrinsieme, ma si è resa disponibile a valutare il progetto-oggetto dell’incontro voluto da Giovanni Bosco.