Il festival “Paesaggi e oltre. Teatro e musica d’estate nelle terre dell’UNESCO" promosso dalla Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato giunge alla ventunesima edizione consecutiva, con una lunga storia di esperienze di rilievo regionale e nazionale, che hanno attirato ogni anno sempre più pubblico e turisti.
Un palco sulle nostre colline tra Langa e Monferrato, una porta aperta sul Paesaggio vitivinicolo Patrimonio dell'Umanità da cui guardare oltre.
Il festival è promosso dalla Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato, con la direzione artistica e organizzativa del Teatro degli Acerbi.
Si realizza con il contributo di Regione Piemonte, Fondazione C.R.T., Fondazione C.R. Asti e la collaborazione della Fondazione Piemonte dal Vivo. Fondamentale è l'apporto e dei quattro comuni facenti parte dell’Unione.
Ha il patrocinio e il contributo dell'Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato UNESCO.
Ha una rinnovata partnership con il nuovo Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.
Tra gli sponsor la Banca di Asti e il Lions Club di Costigliole d'Asti.
Grandi nomi di artisti nazionali, compagnie internazionali, pensati per ognuno nove appuntamenti nel paesaggio, fino al 23 agosto, per attirare anche turisti stranieri.
Martedì 26 luglio a Castagnole delle Lanze alle ore 21.30, dal belvedere a fianco del Municipio, “120 Kg di jazz” di Agidi, con César Brie.
L’appuntamento è realizzato in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo.
Dal belvedere a fianco del Municipio, con l’affaccio sulle colline di vigneti castagnolesi e l'ampio paesaggio, per la prima volta al festival sarà in scena César Brie, maestro indiscusso della scena contemporanea internazionale.
Lo spettacolo narra la storia del voluminoso Ciccio Méndez, che vuole entrare ad una festa per vedere la sua innamorata (che non sa di esserlo). Decide così di fingersi contrabbassista del gruppo jazz che allieterà la serata.
Méndez non sa suonare il contrabbasso, ma con la sua voce da uomo delle caverne imita alla perfezione il suono delle corde. Dovrà riuscire a sostituire il vero contrabbassista del gruppo e a nascondere a tutti la propria incapacità di suonare lo strumento.
Dietro questo racconto si celano tre amori. L’amore non corrisposto per una donna per la quale si finirebbe all’inferno; l’amore per il jazz, che aiuta Ciccio Méndez a sopportare la sua immensa solitudine, e l’amore per il cibo, nel quale Ciccio trova brevi e appaganti rifugi e consolazioni.
Ne hanno scritto: “César Brie diverte (e si diverte), ma soprattutto coinvolge il pubblico nei panni di questo personaggio, passionale e appassionato, limitato per una stazza che lo esclude dai giochi, ma anche volutamente solitario, quando la fedeltà al cibo supera in genuinità l’amore per una sconosciuta.”
Commenta César Brie: “Ciccio Méndez non è mai esistito. Nasce dalla cattiva abitudine di due amici robusti che ho perso di vista i quali, seduti ai miei fianchi in una classe del Colegio Nacional Sarmiento a Buenos Aires, mi facevano fare la parte del prosciutto nel panino, schiacciandomi in mezzo a loro.”
Lo spettacolo sarà preceduto da "Rispettare il Creato", la pillola di paesaggio condotta da Roberto Cerrato, direttore del sito Unesco.
Al termine degustazione guidata di vini della Premiata Bottega del Vino di Castagnole delle Lanze.
Biglietti a 10 euro (con riduzioni a 5 euro fino ai 12 anni).
Prenotazioni consigliate su appuntamentoweb.it
Informazioni info@teatrodegliacerbi.it e cell. 3518978847.
Il programma completo sui siti www.teatrodegliacerbi.it / www.langamonferrato.it e su fb teatro.degli.acerbi.
Ci saranno poi la settimana successiva l’appassionante narrazione “(S)Legati. La storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates”con Jacopo Maria Bicocchi e Mattia Fabris (4 agosto, Coazzolo), un’inedita serata con la danza contemporanea nel paesaggio con compagnie della scena internazionalecon due coreografie di Aline Nari e Nicola Galli (5 agosto, Castagnole Lanze, Borgo dei Noccioli).
L'artista Claudio Zanotto Contino sta realizzando in questi giorni delle incursioni di strada nei luoghi del festival con l'azione “Il Mondo al Contrario”, stavolta caricandosi sulle spalle un asino-opera d’arte realizzato dallo scultore Piero Gilardi, per promuovere il festival in un surreale incontro coi passanti.