Le scuole di Canelli, Nizza Monferrato, Incisa Scapaccino, Oviglio, Bergamasco, Cossano e Santo Stefano Belbo. Sono nove, per il momento, gli istituti scolastici dei paesi rivieraschi del Belbo che hanno presentato progetti per il concorso bandito dall’associazione “Valle Belbo pulita”. «Un’adesione – dice il presidente del sodalizio ambientalista, Gian Carlo Scarrone – che porterà centinaia di ragazzi a studiare la storia e l’ecosistema della Valle Belbo». C’è molta soddisfazione tra i promotori dell’iniziativa che, con poche risorse, riusciranno a sensibilizzare studenti e famiglie sulla convivenza col fiume.
Il concorso, il cui bando è scaricabile dal sito http://associazionevallebelbopulita.wordpress.com, mette in palio piccole somme di denaro da destinare all’attività scolastica. I temi trattanti dai ragazzi nei vari progetti spaziano dagli interventi sulle fasce fluviali dimenticate o degradate, al loro recupero a fini turistici. Spazio anche ad argomenti di carattere scientifico come la conoscenza della flora e della fauna regnante nel fiume che tocca, con i suoi 86 chilometri, le province di Cuneo (dove nasce a Montezemolo), Asti e Alessandria (dove sfocia nel Tanaro nei pressi di Oviglio).
Gli studenti hanno proposto anche ricerche storiche sul torrente: da risorsa fondamentale per le attività rurali del passato, gestita con criteri improntati al risparmio e alla condivisione, trasformandosi progressivamente in una “ricchezza” da sfruttare senza limiti, sia in fase di produzione (con prelievi per l’irrigazione sempre più importanti), sia in quella di “restituzione”, sfruttando la naturale capacità depurativa delle acque.