“Tu sei tutto nel gesto che fai”, dice Nefele a Issione nel primo dei Dialoghi con Leucò. L’uomo, come Issione, è nelle proprie azioni. “Le azioni, i gesti di Cesare Pavese sono le sue parole che oggi, in un quotidiano fatto di incertezza e confusione, rappresentano una rotta da seguire verso l’approfondimento, la consapevolezza, il libero pensiero – afferma Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione Cesare Pavese –. Leggere Pavese oggi significa essere uomini liberi, trovare nelle sue opere una guida verso la nostra interiorità, verso la nostra individualità nella collettività. Pavese ci accompagna sempre, anche oggi”.
Per un mese, a partire dal 25 aprile, il progetto “Art in Taxi” porterà le parole dello scrittore di Santo Stefano Belbo in giro per la città di Torino a bordo di alcuni dei mezzi in partenza dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova. Gli scritti di Pavese verranno interpretati attraverso le immagini del fotografo Vincenzo Bruno, e lo scrittore verrà celebrato insieme ai luoghi pavesiani con una serie di scatti esposti alla libreria Feltrinelli di Piazza Castello. Un taxi sarà presente anche a Santo Stefano Belbo, in Piazza Umberto I, nei giorni successivi al lancio dell’iniziativa.
Art in Taxi, laboratorio di nuovi temi espressivi, nasce a Torino il primo maggio 2019 con lo slogan “un nuovo spazio pubblico per l’arte in città” e si struttura come associazione senza fini di lucro. Tra le motivazioni che ne hanno favorito la nascita ci sono l’urgenza di promuovere il lavoro di giovani artisti che altrimenti non potrebbero usufruire di tanta visibilità, portando l’arte anche in zone che generalmente non sono servite da attività culturali, promuovendo al contempo una sensibilità artistica tra gli associati – tassisti e cittadini – affinché sia trasmessa e diffusa il più possibile all’utenza.
“Art In Taxi è un invito a rileggere Pavese oggi, in tutta la sua attualità – aggiunge il sindaco di Santo Stefano Belbo, Laura Capra, presidente della Fondazione Cesare Pavese –. Il nostro Comune è da sempre attento alla diffusione della cultura nel nostro territorio e la Fondazione, che negli anni ha saputo evolversi e diventare sempre più inclusiva, immaginando la produzione e divulgazione culturale a 360 gradi, ha come scopo primario la valorizzazione della figura e delle opere di Pavese. Fare cultura oggi significa saper creare occasioni di incontro, di scambio, di conoscenza e dunque di sviluppo sociale, culturale ed economico per il nostro paese. Cesare Pavese, i luoghi pavesiani, le opere dello scrittore sono importanti attrattori che possono aiutare la nostra comunità a essere conosciuta e riconosciuta in ogni parte del mondo. Saper raccontare questi contenuti, svecchiando il modello di divulgazione culturale anche attraverso l’utilizzo di nuovi linguaggi, ci permetterà di raggiungere nuovi pubblici portando così sempre maggiore visibilità al nostro Comune”.