La cantina di Cossano Belbo punta sulla neonata denominazione per conquistare il consumatore italiano e consolidare ulteriormente le vendite all’estero
L’Asti Secco DOCG sarà la sfida del 2018 nell’area spumanti per la casa vinicola TOSO SpA di Cossano Belbo. A pochi mesi dal lancio ufficiale sul mercato, questo prodotto enologico totalmente innovativo – non esisteva prima, perché storicamente il Moscato dà vita ad eccellenti spumanti dolci – sta suscitando un grande interesse da parte degli operatori, non solo in Italia ma anche all’estero, dove ad oggi l’azienda realizza già il 65% del suo fatturato (36 milioni nel 2017, in linea con l’anno precedente), con la Francia come principale mercato export. Qui, TOSO ha all’attivo dal 2002 una partecipazione in una società di distribuzione.
La realizzazione del primo Asti Secco rappresenta per TOSO l’applicazione di due caratteristiche profondamente radicate nel suo dna: l’innovazione e la passione per il Moscato, il vitigno più rappresentativo del territorio.
Mettersi alla prova con il Moscato, per produrre un Asti che non c’era, l’Asti Secco, è una nuova sfida enologica. L’Asti Secco TOSO è stato concepito in modo da conservare le caratteristiche note aromatiche del Moscato, che rappresentano il tratto distintivo del vitigno e del territorio, in grado di distinguerlo nettamente da tutti gli altri spumanti. Da un complesso lavoro di ricerca e sperimentazione in cantina, nasce uno spumante fresco ed equilibrato.
Anche per questo l’Asti Secco è un prodotto intrigante, che sta riscuotendo molti consensi, conseguenza di due fattori: le peculiarità del vitigno Moscato, che ha conquistato il mondo con la sua piacevolezza aromatica, e l’eccellenza del territorio di Langhe e Monferrato, un patrimonio tutelato dall’Unesco.
“Abbiamo riscontrato in numerosi mercati esteri il grande interesse per l’Asti Secco – commenta Gianfranco TOSO, alla guida della cantina con il fratello Pietro e il loro cugino Massimo – i primi ordini sono arrivati da Francia, Russia, Ucraina e altri mercati del Nord Europa, e i riscontri di gradimento lasciano prevedere significativi sviluppi già nei prossimi mesi. Ma anche l’Italia è fondamentale per il nostro prodotto. Vogliamo sostenerlo al massimo, in particolare nel canale della ristorazione, perché ha stoffa da vendere sia per il consumo al momento dell’aperitivo che negli abbinamenti a tavola.”
Intanto, nella cantina di Cossano Belbo l’impegno nella sperimentazione non si ferma. Va in questa direzione, ad esempio, la ricerca per continuare progressivamente ad abbattere il contenuto di anidride solforosa, ingrediente utilizzato in enologia per le sue proprietà antiossidanti e antisettiche, che nei vini e spumanti TOSO è da sempre molto inferiore al limite massimo imposto dalla normativa. Compiere questa scelta verso la naturalità dei propri vini significa avere tutte le competenze per presidiare al meglio il processo produttivo, dal lavoro in vigna alla cantina. Solo con la selezione dei migliori grappoli e con una lavorazione estremamente delicata e accurata le qualità originarie dell’uva si conservano in modo ottimale, consentendo così un minore residuo di anidride solforosa. L’obiettivo è di produrre vini che ne siano totalmente privi, anche grazie all’utilizzo di tecnologie d’avanguardia, necessarie per produrre vini di alta qualità che soddisfano i massimi standard di sicurezza alimentare.
Gli spumanti (che rappresentano un terzo delle vendite dell’azienda, che produce anche vini e vermouth) hanno infatti particolare bisogno di tecnologia, per il loro processo produttivo, particolarmente complesso. In ottica di miglioramento continuo, da alcuni anni TOSO ha avviato un percorso di trasformazione in una cantina 4.0. Nel reparto di imbottigliamento spicca la tecnologia della speciale riempitrice, un’unica macchina che svolge tre diverse operazioni: risciacquo della bottiglia, riempimento e tappatura, garantendo al massimo la sicurezza del prodotto finito.
In questi primi mesi del 2018 entra in funzione il nuovo magazzino totalmente automatizzato e refrigerato.