Lunedì 29 si è svolta ad Alba l’assemblea degli azionisti della società di servizi idrici S.I.S.I. s.r.l., per esaminare, valutare e approvare il bilancio consuntivo 2016. La S.I.S.I. è una società interamente pubblica, della quale il Comune di Santo Stefano Belbo è il secondo socio, dopo Alba, in termini di quote di proprietà e, al termine dell’assemblea, ha votato contro l’approvazione del bilancio consuntivo 2016. Per comprendere le ragioni di questa scelta è necessario fare alcune considerazioni, che qui brevemente si espongono. In via preliminare occorre ricordare quale sia il ruolo istituzionale di questa società di servizi, soprattutto in relazione alla sua natura pubblica, e cioè gestire un servizio pubblico, quale quello idrico integrato, a rilevanza economica, nell’interesse della collettività, dei cittadini e degli operatori economici del territorio dei Comuni soci. In particolare occorre riflettere sul fine dell’attività della società, che è quello di erogare alla collettività un servizio, quantitativamente e qualitativamente adeguato, garantendo l’equilibrio economico e non quello di conseguire forti utili economici. Ma nei fatti non succede questo: la S.I.S.I. ha approvato un bilancio con oltre 1.700.000 euro di utile di esercizio su cui ha pagato oltre 500 mila euro di imposte, rimanendo con un netto di circa 1.170.000 euro da destinare, pare, a non meglio precisati investimenti. E non è il primo anno in cui S.I.S.I. realizza simili utili.
Non ci si può esimere dall’interrogarsi sulla rispondenza dell’operato della S.I.S.I. al suo mandato territoriale: il voto contrario di Santo Stefano Belbo all’approvazione del bilancio deriva pertanto da tale considerazione. Ma non ci si può fermare qui: un utile così elevato a fronte di tariffe invariate, per cittadini e operatori economici, non può essere ritenuto conforme alle finalità “etiche” della società. In questi periodi di crisi, sarebbe stato molto più corretto tendere al pareggio di bilancio e ridurre le tariffe a cittadini e imprese, tenendo presente che queste, in particolare per la depurazione, risultano sproporzionate rispetto ai correnti valori di mercato. Allora occorre da una parte affrontare una riflessione, congiuntamente agli altri soci, in merito alle scelte strategiche della società, dall’altra chiedere alla competente Autorità d’Ambito Cuneese, un confronto sull’operato dei gestori presenti nell’area omogenea Alta Langa. In relazione a quanto sopra l’Avv. Laura Capra, membro della Giunta di questo Comune, ha comunicato l’intendimento di rassegnare le proprie dimissioni dall’incarico di componente del Consiglio di Amministrazione della S.I.S.I., non condividendo la linea di azione della S.I.S.I., in quanto non corrispondente alle esigenze del territorio.