Nella foto di qualche anno fa Olimpio è con Alba Parietti al Colle del Falchetto.
All’età di 88 anni scompare l’ultimo partigiano del paese, il comandante garibaldino con nome di battaglia “Freccia” protagonista delle note vicende che hanno caratterizzato la Resistenza nei nostri luoghi. La sua storia era stata raccolta nel libro "A pugni chiusi" pubblicato dalla Graphot Editrice nel 2010 e curato da Gianna Menabreaz: in quelle pagine emergono le memorie personali, una biografia intellettuale e morale che condensa la storia stessa della Resistenza. La sua amata Rosa era vicina a Olimpio già in quei giorni di battaglia ed è lei nel libro citato a descrivere i momenti più drammatici di quell’esperienza - quando “Freccia” fu ferito - diventando poi moglie e compagna per tutta la vita. Tranne l’ultimo anno, Rosa e Olimpio sono sempre stati puntualmente presenti nei luoghi e nei giorni delle commemorazioni in Langa per celebrare la libertà e per ricordare i partigiani caduti: proprio lui insieme ad altri compagni fu l’ideatore del monumento al Colle del Falchetto dove ogni anno a luglio si raccoglie un folto pubblico. “Freccia”, che era stato anche sindaco qui a Castiglione Tinella dall'ottobre 1945 al marzo 1946, si è spento dopo un lungo percorso di sofferenza che lo ha però sempre visto lucido e battagliero, se ne è andato con il fazzoletto rosso al collo e con la libertà nel cuore. La sua voce e i suoi racconti saranno uno dei preziosi contenuti del “Diario intimo di un territorio” che il Comune di Castiglione Tinella e la Bottega del vino Moscato hanno costruito insieme al Teatro delle Forme di Torino in questi ultimi anni per conservare le testimonianze e lo spirito di “anime speciali” come quella di Olimpio. L’amministrazione comunale e la comunità castiglionese si stringono intorno al dolore di Rosa e della sua grande famiglia.