L’Amministrazione comunale di Cossano Belbo, guidata dal sindaco Mauro Noè, intende realizzare una pista ciclabile lungo il torrente. «Sfruttando i tratti di scogliera posizionati dopo l’alluvione del novembre 1994», spiega il primo cittadino, «sono stati ricavati più di tre chilometri e mezzo lungo i sentieri cosiddetti della lumaca e del cinghiale». Con la collaborazione del titolare di “Langa bike” di Santo Stefano Belbo, Romildo Zotti, altri quattro chilometri saranno disponibili a breve, mentre alcuni volontari stanno lavorando su circa cinque chilometri verso Rocchetta. Facendo i dovuti conti, molto presto, la bassa valle Belbo cuneese avrà una pista ciclabile di quasi 15 chilometri, in attesa del collegamento con la cassa di espansione verso Canelli, arrivando a 20 chilometri.
Intanto, il Comune cossanese continua a fare fuoco con la propria legna. Un altro gruppo di volontari ha costruito due ponti su altrettanti rii per consentire un passaggio agevole verso il Belvedere, un sentiero di 20 chilometri che s’incrocia con quello lungo il Belbo. Il materiale è stato messo a disposizione da aziende locali, sensibili ai progetti di natura turistica.
«Questi», conclude Noè, «sono classici esempi del sapersi arrangiare, tipici delle Amministrazioni comunali che intendono dotarsi di servizi aggiuntivi senza costi per la comunità, ma con ampie ricadute positive sull’aspetto dell’accoglienza turistica e sulla vita delle persone che abitano la nostra valle».