L’Amministrazione comunale di Cossano Belbo ha appreso dai social-network la ventilata ipotesi della chiusura dello sportello della Banca di Asti. Il sindaco, Mauro Noè, allibito per le modalità di comunicazione e dalla recente partecipazione e assegnazione per cinque anni della Tesoreria comunale, ha immediatamente convocato i correntisti e gli amministratori per stabilire le contromosse da mettere in atto.
Poco prima della riunione, i vertici dell’Istituto di credito astigiano hanno incontrato con il primo cittadino e il Segretario comunale Anna Lapadula. «Come si temeva», dice Noè, «l’incontro è servito soltanto a proporre giustificazioni per la condotta, alternative di cassa automatica e il maggior supporto possibile per i clienti qualora dovessero recarsi nella filiale di Santo Stefano Belbo».
I correntisti locali, come c’era d’aspettarsi, hanno preso molto male la notizia e, insieme all’Amministrazione comunale, hanno cominciato una raccolta firme (già duecento quelle raccolte), oltre a interessare gli Organi di stampa regionali e nazionali, tra cui i programmi televisivi “Mi manda Raitre”, “Le Iene” e “Striscia la notizia”. Inoltre, il primo cittadino è stato incaricato d’individuare un altro Istituto bancario interessato ad aprire una filiale a Cossano Belbo, con relativa gestione della Tesoreria comunale.
Le firme saranno inviate al presidente della Banca di Asti, Aldo Pia, e al direttore generale Carlo Maria Demartini. «Ci riserveremo la facoltà legittima di verificare la correttezza dell’Istituto di credito astigiano nella partecipazione a una gara di assegnazione della Tesoreria, quando uno dei requisiti base era l’obbligo di avere uno Sportello in loco aperto almeno tre giorni la settimana», conclude il sindaco Noè.