Vendemmia 2016 a Casa Toso: un’annata di gran qualità

Mentre le operazioni di vendemmia e vinificazione interessano gli ultimi scampoli di vendemmia, con il lavoro sui vitigni tardivi, in particolare Barbera e Nebbiolo, in Casa Toso è già tempo di bilanci sui risultati conseguiti con le varietà precoci, soprattutto Moscato bianco e Brachetto. Pur in presenza di un andamento climatico spesso incostante, soprattutto nel pieno dell’attività vegetativa tra aprile e agosto, i lavori nel vigneto sono stati regolari, senza particolari insidie da parte delle crittogame: Peronospora e Oidio si sono fatti notare in periodi limitati e non hanno creato problemi di particolare gravità. Analogo è stato il comportamento delle Botrite la cui incidenza è stata minima.

Uve sane e molto belle

Come primo carattere essenziale delle uve 2016 segnaliamo, pertanto, lo stato sanitario delle uve, generalmente ottimo. Solo le vigne malauguratamente colpite da grandine hanno richiesta una soglia elevata di cernita in fase di raccolta, ma chi ha eseguito un buon lavoro selettivo ha conferito in cantina uve in perfetta sanità.

Provvidenziali sono anche state le piogge leggere di metà settembre, che hanno permesso alle piante di superare lo stress idrico verificatosi nelle zone a maturazione precoce e alle uve di riprendere una buona turgidità.

I campionamenti nei vigneti dei conferenti per seguire l’andamento della maturazione dei grappoli hanno rivelato una buona variabilità nei tenori zuccherini, senza particolari differenze tra le zone precoci e quelle più tardive, nella linea di quanto avevano già anticipato i Consorzi di Tutela dell’Asti e del Brachetto d’Acqui.

In cantina, ottimi riscontri

Le operazioni di pressatura e vinificazione sono iniziate ai primi di settembre con il ritiro delle partite di Brachetto provenienti dalle zone più precoci. A metà della settimana successiva, il 7 settembre, è incominciata la vinificazione delle uve Moscato, ovvero la varietà maggiormente lavorata in Casa Toso.

Il prosieguo della vendemmia e della vinificazione ha interessato, nella seconda metà di settembre e all’inizio di ottobre, quantitativi più contenuti di Dolcetto, Cortese e Barbera.

L’ottimo stato sanitario delle uve ha consentito una buona gestione delle operazioni di limpidimento dei bianchi e di fermentazione dei rossi.

Confrontando i dati dell’annata 2016 con il 2015, si è constatato che per il Moscato l’acidità e il potenziale alcolico sono quasi equivalenti; per quanto concerne il profilo aromatico, quello del 2016 è più contenuto dell’anno precedente, ma sempre su valori interessanti.

Buone notizie anche per il Brachetto: l’acidità e il potenziale alcolico si confermano su livelli simili, mentre il profilo aromatico è risultato in aumento.

Relativamente alle uve Dolcetto e Barbera, attualmente in corso di vinificazione, si è evidenziata una buona estrazione del colore.