Sono terminati i lavori di risanamento e ristrutturazione che l’amministrazione comunale di Santo Stefano Belbo aveva programmato, oltre un anno fa, su molte aree del cimitero del Comune. Tra gli interventi si sottolinea l’importante recupero di una chiesetta del settecento, consacrata, sita nel blocco monumentale del cimitero santostefanese. L’edificio, che versava in condizioni di forte degrado, è stato totalmente risanato, recuperato e riconsegnato al Parroco di Santo Stefano Belbo, per renderla disponibile a tutta la comunità. Venerdì 27 maggio, durante la cerimonia inaugurale, seguita dalla Santa Messa, che ha visto la partecipazione di molti fedeli, il sindaco ha consegnato le chiavi della chiesetta al Parroco e si è detto molto soddisfatto di aver restituito alla comunità di Santo Stefano Belbo un prezioso luogo di culto, abbandonato da tempo, e di aver contribuito a salvaguardare un importante patrimonio materiale e immateriale della comunità.
I lavori di risanamento, controllati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, eseguiti dall’impresa Eugenio Colla e dalla restauratrice Paola Germano, entrambi santostefanesi, hanno riguardato la nuova pavimentazione, con la realizzazione di un sottostante vespaio areato, rifacimento degli intonaci, la sostituzione dei serramenti, del portone d’ingresso, la realizzazione di un nuovo impianto elettrico, la tinteggiatura, il restauro dell’altare, degli stucchi e di quanto rimasto di pregio nella struttura. Durante i lavori al centro della chiesa, sotto il pavimento è stata scoperta una camera, un antico ossario, dove nei secoli scorsi venivano tumulati i sacerdoti. L’ossario era chiuso da un’antica pietra di copertura con iscrizioni in lingua latina, che è stata quindi restaurata ed è oggi in visione al pubblico.